Archive for aprile, 2010

Fabrizio M. Rossi e Claudia Damiani: studio Ikona a Uppercase, Parma

martedì, aprile 13th, 2010

Giovedì 15 Aprile 2010, dalle ore 15.00 al Museo Bodoniano di Parma, un viaggio dalle origini storiche sino alle odierne font digitali. Un percorso che attraversa la storia del carattere per raggiungere la contemporaneità e le sue problematiche di utilizzo, diffusione, protezione. L’incontro prevede un tour gratuito nel Museo Bodoniano dove sarà possibile scoprire il Manuale tipografico e gli strumenti originali di Giambattista Bodoni.

Programma

15.00
Benvenuto
Nella sala di lettura della biblioteca Palatina
Andrea De Pasquale, Biblioteca Palatina e Museo Bodoniano

15.15

Micro & mega: il piccolo e il grande in tipografia
Il progetto e la produzione dei caratteri da Bodoni alle font digitali:
aspetti storici e opportunità del presente.
Fabrizio M. Rossi, Studio Ikona, Roma

15.30
Affinità di caratteri
Imparare a conoscere meglio le font digitali per poterle scegliere consapevolmente.
Claudia Damiani, Studio Ikona, Roma

15.50
Acquisto e personalizzazione delle Font
I modelli di licenza offerti da libererie professionali, che garantiscono la qualità dell’ambiente di lavoro. Perché la personalizzazione delle Font è un lavoro per professionisti.
Simone Wolf, Typevents Italy, Reggio Emilia

16.10
Come ottimizzare la gestione delle font all’interno di un flusso di lavoro automatizzato
Esempi concreti di come, grazie alle nuove tecnologie, è possibile evitare gli errori di stampa più comuni dovuti alle font, migliorare la produttività automatizzando i processi ripetitivi e personalizzando il lavoro finale (one to one).
Vainer Gilioli e Luca Marongiu, Technosolutions, Reggio Emilia

16.30
La gestione centralizzata delle font raccontata da chi la usa con successo
Il perché della scelta Extensis, live demo del font management UTS (Universal Type Server).
Carlo Anselmi, Interpublic, Milano

16.50 Visita gratuita del famoso Museo Bodoniano
17.30 Rinfresco e l’occasione di scambiare idee con professionisti e relatori
18.15 Chiusura dell’evento e distribuzione dei regali personalizzati per i partecipanti

Per saperne di più
Typevents Italy
www.typevents.com
ciao@typevents.com

L’evento è promosso da TechnoSolutions, Extensis, Objectif Lune, Enfocus e FontFont.

Lettera a Sandra, amica aquilana

sabato, aprile 3rd, 2010

Cara amica,
è passato un anno dalla fine del mondo così come lo conoscevamo. Nulla è più uguale a prima né lo sarà mai più, ma resistiamo: il mondo esiste perché ci siamo noi a descriverlo e noi siamo qui, ben vivi, e questo importa; nonostante il nostro dolore, nonostante l’indifferenza altrui, nonostante le menzogne e le speculazioni di gente senza onore né vergogna, noi siamo qui.
Per un paradosso atroce è stata la catastrofe a risvegliare tutti i ricordi, ad uno ad uno, del tempo trascorso in un luogo che non esiste più. Per un anno abbiamo vissuto una morte senza fine, estesa nello spazio a piazze, a vie, a prospettive azzerate: luoghi d’incontri vivi con gente viva. L’Aquila della memoria è una città morta: centotrentacinque ettari di macerie e silenzio.
La ‘gente’ è stata bombardata d’immagini, di chiacchiere, di appelli umanitari, e già da tempo non ne vuol più sapere del terremoto a L’Aquila. In più, ogni tanto qualcuno mi dice: “Tutto a posto a L’Aquila, vero?”. Certo, tutto a posto; anzi, ce ne vorrebbe un altro, di terremoto. Ma venite a vedere tutto quel che si poteva salvare ed è stato lasciato a marcire e a gonfiarsi d’acqua e di gelo, venite a vedere le rovine che non sono state toccate, venite a vedere la ricostruzione negata e la costruzione insensata delle nuove borgate, e lo sradicamento di un’intera città!
Ora è tempo di smettere il lutto. Descriveremo un altro mondo, peggiore o migliore, combatteremo civilmente fino alla fine; ci aiuteremo gli uni con gli altri, così come abbiamo fatto un anno fa, quando ci siamo abbracciati senza parole, accampati così come potevamo. Soprattutto, non chiederemo elemosina ma quel che ci spetta come cittadini.
Amica mia, credo che ci tocchi agire in silenzio, senza piatire niente a nessuno ma con grande determinazione. Credo ancora nella forza dei progetti e nel valore della memoria, nonostante tutto. Credo che la città ferita si stia risvegliando.

Ti auguro di trascorrere quest’anniversario confidando nella nostra solidarietà.

Fabrizio M. Rossi